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Immagine del redattoreProspettive Nascoste

Villa M.

D. - Ricordo che da bambino, avrò avuto non più di 8 anni, in una delle tante uscite domenicali con la famiglia, mentre eravamo diretti non so dove, ci siamo fermati in quella che oggi posso definire come la mia prima esplorazione urbex. Ammetto che all'epoca non avevo tutto questo interesse nel vedere una vecchia casa di montagna, con un intonaco scolorito e cadente, già abbastanza diroccata. Ho qualche vago ricordo degli interni, completamente spogli di qualsiasi mobilio e con una scala per il piano superiore non proprio in buone condizioni. Era primavera e l'aria fresca di montagna accompagnava questa breve visita alla villa che, si dice, abbia ospitato anche Benito Mussolini.-



S.- Una domenica di fine estate quando ancora il caldo era soffocante e i miei tre amici indaffarati nelle loro cose, ho deciso di andare a prendere un po’ di fresco al Terminillo con la mia amata reflex: “Per una volta (mi sono detto) andrò a fotografare paesaggi e fiori”. Certo, non era il massimo per uno come me che non vede l’ora di scavalcare vecchi muri ed infilarsi in qualche rudere ma l’idea di sperimentare un nuovo stile fotografico da una parte mi allettava, però è proprio vero che le sorprese sono sempre dietro l’angolo... o sopra una collina. Si perché mentre cercavo invano di catturare qualcosa che potesse davvero interessarmi, ecco che vedo in fondo alla strada, imponente sopra una collinetta i resti di una villa. Davanti a quello spettacolo sono rimasto qualche secondo senza fiato ed in men che non si dica ero dentro un pezzo di storia: Villa Chigi ossia la residenza estiva del principe Francesco Chigi della Rovere, che sembra abbia ospitato in diverse occasioni anche Mussolini insieme a sua moglie Claretta Petacci. Purtroppo l’incuria e lo sciacallaggio, insieme all'abuso di qualcuno che ha deciso di farne una stalla per le pecore, ha completamente deteriorato l’interno rendendo gran parte della struttura impraticabile. In un’intera ala della casa il piano superiore non c’è più e quel poco che è rimasto è irraggiungibile a causa del parziale crollo delle scale quindi il giro è durato ben poco, giusto il tempo di fotografare lo scheletro di una Villa che comunque sia è stata sicuramente teatro di un pezzo di storia.


Sembra che l'edificio, dopo diversi progetti di riqualificazione proposti da associazioni e enti locali, ma andati in fumo, sia stata acquistata da un privato nell'agosto 2019.-


Stefano e Daniele


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