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IL CASTELLO DELLA PRINCIPESSA

Un pomeriggio di piena estate mentre attendevamo tutti l'arrivo delle vacanze, io ed Elena massaggiando sul nostro gruppo whatsapp ci siamo rese conto che Stefano e Daniele lesti lesti se ne erano andati da soli in giro a scattare foto. Con un veloce scambio di battute mi sono trovata in macchina sotto casa di Elena, così poco dopo abbiamo raggiunto i due vicino ad un castello abbandonato nella bassa Sabina, il castello di Rocchettine. Felici del nostro essere tutti insieme ci siamo messi, zaino sulle spalle, a passeggiare tra le rovine!!!!

I nostri passi ed i nostri scatti erano accompagnati dalla voce narrante di Stefano, il quale conoscendo molto bene la storia di quel posto ci ha fatto rivivere quelle che sono le leggende che aleggiano tra le mura del castello da molti secoli.


Protagonista è la principessa Orsini la cui crudeltà era conosciuta e temuta da tutti i suoi sudditi. Nessuno osava mai contrariarla per non mettere a repentaglio la propria vita. Si dice che attirasse dentro le mura della sua fortezza i giovani più aitanti della zona per passare con loro inebrianti notti di passione, che per gli sventurati si concludevano in fondo ad una botola piena di lame affilate.


La leggenda ci racconta ancora che questa tirannia è terminata grazie a un abitante della fortezza vicina (l’attuale Rocchette), che dopo essersi concesso a lei riuscì a farle fare la stessa morte delle sue vittime. Un’altra leggenda racconta che la cattiveria di questa donna arrivò a farle costruire un cannone sulle mura del suo castello che puntava dritta sulla fortezza gemella, il suo scopo era quello di radere al suolo Rocchette ed essere unica signora indiscussa del luogo. Gli abitanti del paese preso di mira, alla vista della costruzione di quel buco e alla percezione del pericolo, consci del suo vizio di ammaliatrice, mandarono un giovane Rocchettano a sacrificarla.


La storia dice che queste due fortezze gemelle, situate a poche centinaia di metri l’una dall'altra e divise solo da un fiume, sono due insediamenti fortificati risalenti al XIII secolo che furono costruite in simultanea per proteggere l’arteria commerciale tra Rieti e la Valle del Tevere. Rocchettine Passa poi al dominio diretto della Santa Sede per diventare successivamente feudo della famiglia Savelli nel XV secolo e in ultimo della famiglia Orsini fino al totale abbandono che si ipotizza sia avvenuto intorno alla prima metà del 1700. Alcuni abitanti di Rocchette però, ricordano l’ultima famiglia ormai rimasta sola lasciare definitivamente il paese già in stato di decadenza, con il loro mulo e i pochi effetti personali intorno al 1950 per iniziare una nuova vita nell’unico centro abitato rimasto, il paese appunto di Rocchette che all’epoca era in piano sviluppo economico.




Purtroppo di tutte queste storie non rimangono che poche rovine coperte da tanta vegetazione ed una bellissima veduta sulla vallata e sulla vicina Rocchette ancora oggi abitata. A Rocchettine invece restano le mura esterne del castello che negli anni è stato meta di molte persone che con picconi ed ogni attrezzo possibile, hanno cercato invano il tesoro della famiglia Orsini. Intatta invece è la chiesa di San Lorenzo che è stata ristrutturata recentemente e che viene aperta una volta l’anno, proprio il 10 agosto, quando si celebra la messa e si fa festa nella piazzetta della chiesa stessa.


Come al solito, quando si scatta e si passeggia in un luogo incantato come questo, il tempo scorre veloce e le luci della sera non tardano ad arrivare. Tra le rovine si riconosce ancora quello che doveva essere un forno che piano piano sta sparendo mangiato dalla vegetazione e ormai tutte le case appartenenti al feudo stanno purtroppo crollando..e se nessuno se ne farà carico, tra qualche anno di Rocchettine non resterà che un mucchio di pietre e si perderà per sempre la memoria di quello che è stato...storia o leggenda che sia..


Guarda la gallery completa Il castello della Principessa


Deborah C.

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