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Immagine del redattoreProspettive Nascoste

La dimora del nobil mercante

La fotografia urbex è una passione un po strana. Spiegare il perchè andiamo a caccia di questi luoghi abbandonati non è facile. A volte però sono loro a venire da noi. La storia che vi sto per raccontare ha inizio una domenica mattina di fine primavera. L'idea era quella di uscire e farsi una passeggiata al fresco per fare qualcosa di diverso, e quindi di buona mattina ci siamo messi in viaggio, guarda caso con le nostre amate reflex. Certo eravamo consapevoli che, guarda caso, proprio nella zona che stavamo raggiungendo per passeggiare poteva trovarsi una villa abbandonata o quel che ne restava ma non avevamo informazioni più precise.

Camminare immersi nel verde, dove solo i fusti degli alberi fanno compagnia, è un'esperienza che non ha eguali. Tra una chiacchiera e l'altra ci siamo spinti di molto all'interno del bosco, fino a scorgere poco più avanti una insolita radura. Incuriositi siamo andati a vedere, poteva anche essere il posto giusto per fermarsi e sedersi per qualche minuto. Pochi passi e due costruzioni apparentemente in ottimo stato hanno fatto capolino in lontananza. Non senza qualche dubbio capitanati da Stefano ci siamo avvicinati. Lo spettacolo che si stava mostrando ai nostri occhi, ci ha veramente sorpreso. Come già accennato, sapevamo che nella zona poteva trovarsi una villa, ma non certo ci saremmo aspettati (come abbiamo scoperto dopo qualche ricerca) di trovare i resti di una villa nobiliare del '700. Scartata subito la prima costruzione (poco più di una tettoia malmessa) ci siamo diretti velocemente verso l'altra struttura. Imponente e maestosa nella forma, già al primo sguardo prometteva bene...


Infatti un rapido giro del perimetro, ci ha fatto scoprire la sua bella facciata concava al centro, che ci mostrava la bellezza di un tempo delle armoniose forme del tardobarocco. Nonostante l'impazienza di scoprire anche gli interni, ci siamo trattenuti almeno una buona mezzora nel giardino esterno, a goderci, mentre scattavamo, i raggi solari che andavano a riscaldare l'aria.

Il grande portale semiaperto, quasi del tutto ricoperto dalla vegetazione, sembrava comunque invitarci al suo interno, per mostrarci i suoi tesori, quasi a chiederci aiuto. Non ci siamo fatti pregare due volte. Una volta dentro come di consueto è sceso il silenzio, ognuno di noi voleva assaporare per qualche minuto la quiete e l'odore dell'abbandono. Dopo di che come allo start di una corsa solo il rumore dei nostri specchi in movimento per gli scatti, disturbato ogni tanto dalle conversazioni non molto serie che facciamo tra noi via radio, faceva eco nelle grandi stanze del primo piano. La villa, al pian terreno ha spazi di servizio, probabilmente usati un tempo come dispense o cantine, mentre al piano superiore sono presenti diverse grandi stanze rettangolari, purtroppo completamente vuote, tutte collegate a un grande salone ovale che con i suoi stucchi e affreschi mantiene il ricordo e la nostalgia delle feste che probabilmente avranno allietato le serate dei mercanti proprietari dell'immobile e dei loro nobili ospiti.


La nostra breve ricerca racconta di una famiglia di mercanti, trasferiti nella zona da molto lontano, che si imparentarono con alcuni esponenti dell'aristocrazia locale per uno scambio reciproco di benefici.

Le finanze dei mercanti erano utili alle antiche famiglie nobiliari gli hanno permesso di fregiarsi di un titolo capace di far dimenticare le loro umili origini.


Storia un po triste, perchè l'estinzione della famiglia, ha consegnato all'abbandono questa splendida dimora, passata di mano in mano a diversi enti pubblici, ma purtroppo ancora in totale decadenza.


Guarda la gallery completa: La dimora del nobil mercante


Daniele F

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