Eccoci qui, per la "seconda parte" della nostra esplorazione. Come già anticipato nella precedente uscita del blog, la tenuta che abbiamo esplorato (oltre 80 ettari!), comprende un edificio principale già mostrato, diversi locali annessi e tutta una serie di strutture adiacenti, tra cui una piccola chiesetta di famiglia.
Usciamo quindi dall'ingresso posteriore della villa padronale e ci troviamo immersi in una piccola via, che tanto ci ricorda uno dei piccoli paesi che ci sono nei dintorni. In effetti, le dimensioni di questa proprietà sono paragonabili a quelle di un piccolo borgo.
Ai lati della via troviamo diversi casolari a uno o due piani. Sempre più curiosi, cominciamo a disperderci e addentrarci di più nei vari ambienti, prestando continuamente molta attenzione. Chi ha la nostra stessa passione ben sa quali pericoli si possono celare dietro ad un portone o peggio ancora sotto un pavimento...
I minuti passano, gli unici rumori che si percepiscono sono quelli delle nostre macchine che scattano e di rado delle nostre radio...(qualcuno di noi non manca di fare qualche scherzo durante il silenzio delle nostre esplorazioni...)
Gli edifici che pian piano abbiamo esplorato sono tanti. Diverse abitazioni, cantine piene di enormi botti, rimesse agricole, tra cui una stanza utilizzata per estrarre il prezioso olio extravergine d'oliva.. Dall'altro lato della strada invece troviamo edifici più piccoli, ad un solo piano. Uno in particolare ha destato il nostro interesse, da fuori nonostante le diverse finestre aperte non lasciava trapelare alcun particolare. Entrando abbiamo trovato un'unica stanza con pareti completamente annerite e a tratti scalfite. Ai due angoli opposti ecco che si presenta la sorpresa. Un vecchio camino e un vecchio forno a legna. L'odore ancora pungente del nerofumo sulle pareti ha portato la nostra mente indietro nel tempo: chissà in quante giornate di lavoro e sopratutto di festa quel forno è stato acceso per ore e ore, per la preparazione di pane, dolci e chissà cos'altro...
Proseguiamo il nostro giro prima all'interno di una grande stalla, poi in un grande magazzino ormai vuoto e in altri ambienti che un tempo hanno sicuramente ospitato una parte importante della tenuta, come attrezzi agricoli e raccolto. Il tempo corre veloce e dopo una breve pausa ci siamo ritrovati di fronte all'ultimo edificio non ancora esplorato. Tra gli alberi si scorgeva quella che era una piccola cappella di famiglia.
Come al solito qualche foto all'esterno e subito pronti a varcare il malmesso portone semiaperto...
Troviamo subito, al centro del piccolo ambiente, una bassa balaustra rettangolare in marmo. All'interno di essa quelli che sembrano dei rottami attorcigliati e altri pezzi di marmo e resti di vegetazione probabilmente portata dal vento.
Niente di che al primo sguardo.
Ma come stiamo imparando, basta cambiare prospettiva e tutto può divenire più chiaro.
Infatti guardando il tutto da un'altro punto di vista, si palesa davanti a noi quella che probabilmente era una sepoltura di un membro importante di questa famiglia. Purtroppo non siamo riusciti a leggere alcunché sulle lastre in marmo ormai spezzate... il tempo ha cancellato qualsiasi ricordo del passato. Un po titubanti abbiamo proseguito, dopo molti scatti e tante domande sull'origine di questa chiesetta, ci apprestavamo a concludere la nostra esplorazione. Come al solito le ore volano quando ci si trova immersi in questi ambienti e il sole non tarda mai a tramontare...
Guarda la gallery completa Un tesoro inaspettato - parte 2
Daniele F
Comments